La riforma fiscale, frutto del concordato preventivo tra l’Agenzia delle Entrate e le piccole imprese, stabilisce il blocco delle tasse e assenza di controlli per due anni. Stando all’accordo, le verifiche su PMI e partite IVA non verranno effettuate per 24 mesi, ma ci si baserà sul monitoraggio anticipato su cui verrà formulata la proposta da parte del Fisco e il contribuente potrà scegliere se accettarla o meno.
Il procedimento segue quanto disposto dall’articolo 15 di legge delega che prevede la possibilità di beneficiare del concordato preventivo biennale per i soggetti minori.
Il concordato va a sostituire le pagelle fiscali basate sull’ISA, coinvolgendo un numero considerevole di piccole imprese e partite IVA. Le informazioni per realizzare la banca dati verranno raccolte attraverso gli scontrini elettronici e organizzati dalla collaborazione tra SOGEI e SOSE, servendosi anche dell’AI.
Qualora le imprese accettassero il concordato, la tassazione nel biennio non potrà essere modificata; nel caso in cui l’accordo venisse rifiutato potrebbero essere effettuati dei controlli in vista della fine dell’agevolazione.