Nuovo codice stradale, le conseguenze per aziende e lavoratori del settore trasporti

Con la legge 25 novembre 2024, n. 177 sono state introdotte norme più severe in tema di sicurezza stradale, entrate in vigore il 14 dicembre.

Tra le principali novità rientrano l’inasprimento delle sanzioni sull’abbandono di animali in strada, sulla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, l’eccesso di velocità e uso del telefono cellulare, oltre all’introduzione di alcolock, un dispositivo che impedisce l’avviamento del motore nel caso in cui il tasso alcolemico del guidatore sia superiore a zero.

Tali misure avranno ripercussioni anche su conducenti professionisti e aziende del settore trasporti. Le conseguenze per le aziende saranno non solo di natura pecuniaria, con multe più elevate per le infrazioni legate alla guida dei dipendenti, come l’eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza o violazione delle normative sui tempi di guida e di riposo, ma prevedono anche un carico maggiore di responsabilità per le irregolarità commesse e potrebbero essere anche penalizzate.

Infatti, potrebbero essere soggette a maggiori controlli da parte delle autorità competenti per garantire la conformità alle normative. In più, un aumento delle infrazioni potrebbe danneggiare la reputazione dell’azienda, influenzando negativamente la fiducia dei clienti e dei partner commerciali.

Sarebbe preferibile da parte delle imprese investire in programmi formativi affinché i propri dipendenti siano a conoscenza delle nuove normative e dei rischi a cui vanno incontro.

I singoli lavoratori potrebbero affrontare multe più elevate e sanzioni personali per le infrazioni alla guida, oltre al rischio di sospensione della patente con un carico di stress maggiore. Infine, i conducenti potrebbero rischiare di perdere il lavoro, soprattutto se l’azienda decide di adottare politiche più severe in materia.

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