Secondo il rapporto annuale 2023 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), l’anno scorso si è registrato un aumento delle irregolarità tra le aziende sottoposte a controllo e un numero molto alto di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, circa il 44% in più rispetto all’anno precedente con un incremento considerevole di lavoratori irregolari.
Una situazione che appare molto preoccupante, soprattutto alla luce dell’intensificazione delle attività di vigilanza avvenuta negli ultimi anni e che ha portato comunque alla sospensione di molte aziende, circa 11.174, motivate perlopiù da gravi violazioni in materia di sicurezza.
Per quanto riguarda il 2024, la programmazione delle operazioni di controllo prevede un ulteriore potenziamento degli ispettori tecnici, in linea con il Piano Nazionale di contrasto al lavoro Sommerso e per assicurare la corretta applicazione delle misure previste dal D.Lgs. n. 81/2008.
L’organizzazione delle attività di vigilanza è volta, inoltre, a garantire un sano rapporto di lavoro tra le parti e un’onesta concorrenza tra le imprese, per questo motivo le ispezioni saranno estese a tutti i settori produttivi e interesseranno tutte le forme di lavoro irregolare, sommerso e caporalato, oltre a ogni tipo di violazione della normativa relativa alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le attività di vigilanza per il 2024 sono state pianificate attraverso un’accurata analisi territoriale e nazionale, iniziando dagli ambiti che presentano indici di rischio più elevati e tra le imprese più compromesse che richiedono interventi urgenti.