La digitalizzazione sta cambiando il mondo della logistica e nei prossimi 5 anni i margini di sviluppo saranno notevoli, in un settore che accoglie oltre 1,16 milioni di lavoratori e rappresenta un fronte strategico per la crescita dell’economia nello scenario post-pandemico.
Sono molti i fattori che negli ultimi anni hanno reso il settore logistica e trasporti molto complesso: diversificazione dei prodotti, varietà delle richieste dei consumatori, crescita degli e-commerce, solo per citarne alcuni. Questa nuova complessità ha richiesto il supporto del digitale in modo da poter affrontare e vincere le nuove sfide che ciò comporta-
Recenti studi condotti sulle trasformazioni del settore, indicano che i cambiamenti non riguarderanno solamente le figure professionali già note come autisti, magazzinieri, supply chain manager, ma sarà la nascita di nuovi profili a fare la differenza. Si parla di professionisti sempre più qualificati, quali: designer di imballaggi, ingegneri esperti di robotica e Intelligenza Artificiale che daranno al settore quella marcia in più.
Molteplici ricerche sottolineano che le nuove figure dovranno acquisire competenze specifiche attraverso una solida formazione, attuabile solo mettendo in contatto scuole e aziende e favorendo la qualificazione attraverso il conseguimento di titoli, patentini ed esperienze sul campo. Inoltre, per favorire lo sviluppo della logistica è necessario realizzare un sistema di aziende che operino a livello mondiale, migliorare contratti, retribuzioni e potenziare la rete infrastrutturale.
Risulta, infine, fondamentale, considerare che la logistica non si muove solo attraverso i trasporti terrestri, ma anche sfruttando servizi postali e di magazzinaggio, strumenti che vanno implementati alla luce della crescita che il settore ha conosciuto dalla metà degli anni novanta a oggi. Occorre considerare che si tratta di un settore prevalentemente maschile e con un’alta percentuale di lavoratori stranieri con oltre il 50% di lavoratori che superano i 44 anni.
Senza contare che i cambiamenti stanno avvenendo proprio grazie alla crescente consapevolezza nei confronti dei benefici apportati dalla digitalizzazione. Questi anni saranno fondamentali per gettare le basi di una vera e propria rivoluzione portata dal digitale, realizzabile attraverso una formazione sempre aggiornata dei lavoratori. Ciò favorirà la crescita del Made in Italy e l’incremento della produttività grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, non in sostituzione del lavoro umano, ma come concreto supporto in grado di valorizzarne abilità e competenze.