L’applicazione della norma ISO 14001, riguardante i sistemi di gestione ambientale, implica la valutazione delle conseguenze ambientali di una determinata attività. Tra queste rientrano le operazioni all’interno e fuori della sede, e quelle svolte da terzi che possono influire sull’azienda. Nella valutazione, gli aspetti ambientali si possono suddividere in significativi o non significativi in base all’impatto che hanno sull’ambiente, e diretti (che possono essere tenuti sotto controllo) o indiretti (ciò che l’impresa può solo influenzare).
Per effettuare una valutazione di significatività valida è possibile seguire le linee guida ex ISPESL, una metodologia idonea per svolgere questa analisi. Secondo l’International Organization for Standardization (ISO), la norma UNI EN ISO 14001 definisce gli aspetti da prendere in considerazione: utilizzo di energia, uso di materie prime e risorse naturali, emissioni in atmosfera, scarichi nelle fonti idriche, rilasci nel suolo e produzione di rifiuti. Oltre a ciò, tali aspetti possono essere valutati anche in base alle condizioni operative: normali, anormali e di emergenza.
A questo punto si procede per vari step: identificazione di processi, prodotti e servizi. Si individuano gli aspetti ambientali significativi, secondo la pericolosità dell’aspetto considerato e in base a quanto stabilito dalla legge. Segue una valutazione di ogni criterio, per poi ottenerne una complessiva di significatività. Mentre per alcuni aspetti ambientali i parametri sono già definiti dal testo unico dell’ambiente, per esempio, per gli scarichi idrici.
Immagine di copertina di Robin Sommer via unsplash